Troll

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giovedì 20 febbraio 2025

Il dio del fiume_Wilbur Smith

 
Annuncio con entusiasmo il mio ritorno su questo spazio virtuale, un momento che considero fondamentale. È passato del tempo dall'ultima volta che ho recensito libri in questo angolo dedicato alle mie passioni. Negli ultimi tempi ho affrontato delle difficoltà, ma non è questo il tema di oggi, quindi vi invito a ignorarlo. Ora sono pronto a riprendere la mia attività di recensore e non vedo l'ora di condividere con voi la mia opinione su un'opera davvero eccezionale.
Il dio del fiume" si presenta come un'opera avvincente, partorita dalla penna di Wilbur Smith, che ci guida attraverso le avventure di un giovane egiziano, Taita, immerso nell'affascinante panorama dell'antico Egitto. La narrazione si snoda attorno alle sue esperienze e al profondo legame con la natura, incarnata dall'imponente fiume Nilo, custode di divinità che influenzano il destino dei mortali.
Ricco di dettagli storici e culturali, il romanzo offre al lettore una finestra vibrante sulla vita egiziana di un tempo. Smith dimostra una maestria nel tessere un'atmosfera coinvolgente, con descrizioni vivide che evocano paesaggi, suoni e immagini del quotidiano. La trama è un susseguirsi di eventi entusiasmanti, colpi di scena sorprendenti e momenti di intensa suspense, tutti ingredienti che rendono la lettura avvincente e appassionante.
Tra i temi centrali che emergono, si riconoscono la lotta per la sopravvivenza, le sfide amorose e il conflitto tra l'essere umano e la natura. La figura di Taita si distingue per la sua profondità e complessità, intraprendendo un percorso di crescita personale che si evolve nel corso della narrazione, rendendolo un protagonista memorabile. In conclusione, "Il dio del fiume" è un'opera che fonde con maestria avventura, storia e una riflessione profonda sulla condizione umana. Per queste ragioni, è un libro altamente consigliato a chi ama il genere storico e desidera lasciarsi trasportare nel mistero e nella grandezza dell'antico Egitto. 
Non fornirò link per acquisti, poiché non posso promuovere pubblicità occulta. Se un prodotto o un libro attira la vostra attenzione, siete liberi di cercarlo online e acquistarlo dove preferite. Questo autore ha un impatto significativo su di me e, sebbene possa sembrare strano, riesce a evocare in me il 'mal d’Africa', nonostante non abbia mai visitato quel luogo. È fondamentale riconoscere che le sue opere meritano una lettura attenta, poiché ha un talento straordinario nella descrizione.
Ad esempio, in un altro libro che sto leggendo di questo autore, ho osservato che impiega tre quarti di pagina solo per descrivere un omicidio tramite una freccia apparentemente semplice. Questo è ciò che rende i suoi libri non solo affascinanti, ma anche ricchi di contenuti. La densità e la qualità delle sue descrizioni trasformano ogni lettura in un’esperienza coinvolgente e profonda.


 


giovedì 10 giugno 2021

La Psichiatra_ Wulf Dorn

 

Ho appena finito di leggere questo libro. Il mio voto è di quattro stelle. Insomma uno dei migliori che abbia letto. Questo lo devo per forza scrivere. L'ho comprato in offerta con un altro libro. Poi quando avrò finito di leggere anche l'altro vi dirò il titolo. Non mi chiedete il motivo ma all'inizio pensavo fosse una scrittrice. Invece è un uomo a scrivere questo tipo di romanzo. Ma questo sono dettagli che si possono omettere. Ho due spacciatori di libri Mattia e Giuseppe. Di solito il secondo che ho nominato mi conosce da più tempo e 9 volte su dieci indovina il libro che potrebbe piacermi. Un ottima media. Anche questa volta ha indovinato. Mi è piaciuto e non solo a me a quanto pare. Su internet ho visto un ottimo feedback. Ho ceduto anche io all'impulso di comprarlo anche se in offerta speciale. 

"Ci sono posti nella mente umana che nessuno dovrebbe visitare. La psichiatra ci porta nel lato oscuro".

Questa frase copiata palesemente l'ho presa in prestito dallo scrittore Donato Carrisi. 
A tanti scrittori di psicokiller ci vorrebbe una visita approfondita se proprio vogliamo dirla tutta. 
La trama e la frase ad effetto che ho citato poco fa mi hanno colpito. Tropo bello fino alla fine devo dire. Pieno di colpi di scena e di ansia. Caso mai dopo l'estate, comprerò anche qualche altro libro dello stesso autore. Anche io ho un amica psicologa e appena acquistato il libro ho pensato subito a lei. Li ho mandato la foto del libro tramite messaggio di whatapp. Insomma gli sto facendo tanta pubblicità a questo libro. Già ho due amiche che vogliono che gli presti questo libro. Diciamo che ha fatto il boom. 

Passiamo ora alla trama. 

La stanza numero 7 dell'ospedale psichiatrico dove lavora la dottoressa Elena Roth è piena di terrore. 
Incontra una paziente senza nome che ha subito moleste sessuali ed è stata percossa con segni evidenti ed ematomi non del tutto trascurabili. Dice che un certo "uomo nero" la sta cercando. Il giorno dopo scompare ma nessuno oltre alla dottoressa citata, si ricorda di averla vista entrare e/o uscire da quell'ospedale. 
La vuole rintracciare a tutti i costi. Da qui comincia un macabro gioco psicologico dalla quale non riesce più ad uscire. 

C'è tutto non manca nulla. Circa 400 pagine di pura ansia e terrore. 
Quindi per le persone che amano questo stato d'animo, lo consiglio vivamente. Io ho imparato prima ad amare Alberto Angela (come scrittore precisiamo) e poi i thriller. Ne leggo parecchi a quanto pare ma solo pochi mi lasciano il segno. 

Arrivederci e alla prossima recensione. 

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giovedì 20 maggio 2021

Psychokiller_Paolo Roversi

 

Ho appena finito di leggere questo libro. Per me gli do un sufficiente voto pieno. Quanto riguarda il titolo, lascia intendere qualcosa per altro. Io pensavo che era un po' più appassionante ad essere sincero. La copertina è una classica banale niente di speciale. Quanto i personaggi, non li descrive molto bene. Anzi non li descrive per nulla. In altri romanzi sono ben dettagliati. Invece in questo libro in particolare nulla di speciale quanto riguarda le descrizioni Quanto riguarda l'emozioni suscitate dal libro lo consiglio vivamente. Da delle belle emozioni dall'inizio alla fine. La trama è un po classica ma ha anche il suo fascino. Di solito un killer che ammazza tutti e la polizia o un detective che cerca di fermarlo/a fa sempre gola un po' a tutti. Quanto riguarda lo stile di scrittura, posso dire che non mi aspettavo. Invece devo dire che ho imparato nuovi termini e nuovi modi di scrittura che neanche io conoscevo. Grazie a questa lettura posso riciclarli nell'occasione giusta e nel contesto giusto. Quanto riguarda la repiribilità del testo non è molto reperibile. Se si cerca, e si conosce il titolo lo si trova. Altrimenti negli scaffali poco si trova. L'ho trovato per sbaglio sulle bancarelle in un angolino un po' nascosto. Se si fa la giusta pubblicità si potrebbe migliorare. Cercando un po su google o sull'autore ho scoperto che oltre a questo libro ne ha scritti altri che dopo aver letto questo, mi impegnerò di leggere. 

lunedì 26 aprile 2021

L'uomo dello specchio_ Lars Kepler

 

 
Come prima cosa devo dire che il libro che ho appena finito di leggere è degno di nota. Il titolo è accattivante ma molto ambiguo. Secondo la mia impressione. Non ho ancora capito cosa centri veramente il titolo con il testo. La copertina è degna di nota, ovvero quella rigida e con la plastica intorno. I personaggi non vengono descritti davvero bene nei minimi dettagli. I luoghi e le azioni sono davvero eccezionali. Da come scrive sembra che quello che succede stia capitando a 100 metri da dalla persona che lo sta leggendo. Questo libro davvero mi ha emozionato tantissimo. Mi ha fatto venire tanta ansia e suspance. Ma questo è un punto a favore precisiamo. Nel senso che, un libro thriller deve trasmettere ansia e suspance. La trama è davvero avvincente. Lo stile è un po' misto. Nel senso che a volte scorre liscio a volte non scorre proprio Ma nella media, possiamo dire che rapporto stile pagine si legge fluidamente. Quanto riguarda la reperibilità, è davvero molto reperibile. Io l'ho trovato in un supermarket in Svizzera. Ciò significa che davvero è molto gettonato questo libro. 
Di conseguenza lo consiglio a tutti gli amanti dei thriller. E anche se di riflesso, mi hanno consigliato l'ipnotista dello stesso autore. Appena ho la possibilità lo compro. 

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mercoledì 19 dicembre 2018

Jeffery Deaver_Il valzer dell'impiicato




Ecco come riassumere in una parola questo libro. Come potete notare, ho meso anche i caratteri abbinati alle feste natalizie.  Prima di iniziare auguro buone feste a tutti. A quelli belli e quelli brutti. Alle persone simpatiche e anche quelle antipatiche. Anzi a quelle antipatiche auguro di più. In modo che essendo felici non rompono le scatole ad altre persone. Il libro in questione, l'ho comprato dal mio spacciatore di libri che per privacy lo chiamiamo Peppino il cartaro. Per chi vuole dei libri di contrabando può rivolgersi in via Luca Giordano dove stanno le bancarerre difronte alla banca. Chiedere di Peppe. Comprai uno dello stesso autore da lui, il cacciatore di ossa. Il problema che non mi ricordo in quale zainetto l'ho messo il libro quindo l'ho lasciato a metà. Questo invece l'ho finito tutto quanto. Sono circa 500 pagine. Pagina piu pagina meno. Ma credetemi vale la pena. Parla del "compositore". Ovvero un serial killer che ammazza la gente lasciando sulla scena del crimine un cappio fatto con una corda di violino. Parte tutto da una bamina, che trova questo cappio. Ma all'inizio del libro ci troviamo in America. Poi non si sa per quale motivo il nostro compositore, (all'interno chel libro scoprirete il suo vero nome), si trasferisce a Napoli. Questo è uno dei motivi perchè l'ho comprato. Devo dire che descrive davvero bene la città. Per vari motivi che non mi va di raccontare, mi trovai davanti alla questura di Napoli (luogo citato nel libro), e giusto per inciso, solo di passaggio, ci tengo a precisare, identica alla descrizione. Ci sta anche un albergo che è sempre citato nel libro. Ma non essendoci nomi, non ho ancora capito di quale parla. Non posso certo andare di albergo in albergo a vedere qual'è. Questo rimane un mistero ma, ben descritto. Ci stanno molti colpi di scena, e anhce se dettagliato vale la pena leggerlo. Ho comprato anche altri libri che devo leggere. Quindi adesso che ho finito con questo libro ne prendo subito un altro in mano. Ritornando al voto del libro lui si che vale 4 stelle. A tempo perso nelle vacanze di Natale tra un piatto e l'altro potete buttare l'occhio e procedere all'aquisto a mio avviso. L'unica cosa che mi dispiace che è finito. Mi ero affezionato alla suspance che dava lo scrittore e al volto misterioso del compositore. Be' pazienza le cose belle finiscono che dire. Per chi lo deve ancora comprare, consiglio di goderselo fino all'ultima riga come ho fatto io. Non mi resta che sistemare l'ufficio, chiudere per pausa pranzo e attaccare a leggere il nuovo libro appena ho un po di tampo libero a disposizione. Se non siets di Napoli e non conoscete Giuseppe, oppure vi scocciate di scendere, potete sempre compralo su Amazon. Sotto gli auguri di Natale, cliccando, sull immagine qui sotto, troverete il link. Magari potete regarlo e farlo trovare direttamente sotto l'albero di Natale.
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Auguri di buon Natale a tutti quanti. Arrivederci a alla prossima recensione.

sabato 5 agosto 2017

L'avvocato Canaglia_Jhon Grisman


Eccomi qua a recensire di nuovo. Questo libro, non ricordo dove l’ho comprato e quando. Se non erro, lo comprai dal mio spacciatore di libri. Voto medio 4 stelle. Per chi conosce il genere, già sa dove e come viene ambientato il libro. L’altra volta sono andato a fare un servizio, mi sono messo a leggere, sono passate due ore e non me ne sono neanche accorto del tempo. Il libro è diviso in casi giudiziari che alla fine si collegano tra di loro. In uno di questi, si parla della pena di morte.

Io personalmente sono a favorevole. Anche se in Italia è vietata.

Leggendo, da tempo, anche il lessico è importante. In questo caso il testo è molto leggero e scorrevole.

Prima che diventi troppo prolisso, torniamo al tema libri. Sulla pena di morte e su vari omicidi e il nostro sistema giudiziario ci sarebbe molto da parlare ma non penso che sia questo il caso, il momento e il posto più adatto per farlo.

Giusto così in uno dei casi, un cliente dell’Avvocato Rudd fa riferimento a Law e Order la serie televisiva. La cosa che più mi affascina e che nella storia, oltre agli avvenimenti personali è che l’avvocato canaglia che difende tutti quanti e gente che non si può permettere un avvocato, non ha uno studio ma gira in un furgone full optional compreso di assistente personale, autista e confidente.

Questo è uno dei libri che consiglio per chi ama questo genere di testo. Poi sempre dello stesso autore ma come seconda scelta, consiglio “Il testamento”. Anche se a dire la verità è un po pesante. Dopo questo libro il mio spacciatore di libri, mi ha consigliato un libro completamente diverso. Un certo Christian Jacq con i suoi quattro best seller ambientati tuutti in Egitto. Una specie di Wilbur Smith ma fatto più a thriller che ad avventura.
Dopo aver Cenato con il mio amico Marco, quando torno a casa comincio a leggere “la tomba Maledetta” il primo di questa saga.

Arrivederci e alla prossima recensione.

mercoledì 6 luglio 2016

La sostanza del male_D'Andrea

Mi hanno detto che questo libro può essere paragonato ad un libro di Giorgio Faletti. Si sbagliava di grosso. E' solo dialoghi e basta. Ci ho provato a continuare a leggerlo ma l'ho dovuto abbandonare. Sono arrivato a metà libro pagina più pagina meno. Non ho potuto fare altro. Non mi ha attirato il suo modo di scrivere. Per mia sfortuna non ho ancora trovato un thriller con i fiocchi come quelli di una volta. Quelli dove ci stavano assassini, killer e mafia. E' solo uno stupido racconto poco convincente. Quindi a mio avviso vale una stella. Praticamente è un romanzo da bruciare. Forse sarà il primo ma a mio parere è davvero uscito male. Andrà meglio la prossima volta. Se caso mai l'autore o qualcuno/a che conosce l'autore, sta leggendo questa recensione, l'unico modo per migliorare in un futuro, sarebbe quella di eliminare i dialoghi. Se proprio eliminarli no, almeno di ridurli del 50%. La sintassi è pure bella a mio avviso. L'unica pecca di questo romanzo, e poca suspance e molti dialoghi.
Mi pare di aver detto tutto quello che ci stava da dire. 
Ne approfitto per augurare a tutti i miei lettori buone vacanze. Anche se nel borsellino ho un libro da leggere e spero di finirlo prima di partire per le vacanze. 
Io forse andrò a visitare Lugano questa estate. Voi dove andate in vacanza?

giovedì 28 aprile 2016

Muori con me_ Karen Sander

Eccomi qua. Questo sono io con il libro in mano. L'ho comprato il 23 aprile. Di questa data ne sono certo perchè è stata la giornata mondiale del libro. Sono riuscito a finirlo in 5 giorni. Diciamo che per me è un record personale. 
L'autore non l'ho mai sentito nominare. Mi è piciuto solo perchè è ambientato in Germania. Se non ricordo male, è uno dei primi libri che leggo ambbientati nel territorio teddesco. Mi è stato consigliato dalla mia libreria di fiducia. Questa volta non si sono sbagliati. evo dire un po' "macabro" come testo. Ma dda un testo che ha come titolo "Muori con me" c'è da aspettarselo. Un bel voto quattro su cinque non guasterebbe secondo me. Scritto bene, trama avvincente e copertina rigida. In questo libro ci stanno solo tre o quattro personaggi principali. Il serial killer, Liz la psicologa, il commmissario della omicidi e Deborah l'amica della psicologa. Questo serial killer, fa 7 vittime in 400 pagine circa. Pagina più pagina meno. Certo che in Germania sanno come divertirsi le unità speciali. Aveendo letto questo libro, vorrei raccontare dettagli che non posso. Mi spiego meglio, se dico certe cose che solo chi ha letto il libro sa, rovino la sorrpresa ai futuri lettori. 
Liz la psicologa, è il perno principale di tutto il romanzo. Questa è l'unica cosa che posso dire. Poi tutto il resto è da scoprirre come l'ho scoperto io. 
Mi ha fatto davvero piacere leggere questo libro. Mi ha dato un poo' di sole nelle mie giornate buie. Diciamo che se pensi ad un serial killer che gira a piede libero, ti distrai dalla vita quotidiana. 
Di solito tropo anche delle pecche nei libri ma in questo non ne ho trovate. Magari qualche dettagli in meno era perfetto. Invece di 400 pagine si poteva fare anche in 320/350. Ma adesso cinquanta pagine in piu o in meno non è che cambiano molto. 
A parte il termine "macabro", non mi viene in mente nessun altro termine per descriverlo. Anzi un altro aggettivo si. macabrro e nello stesso tempo "stupendo". Si è vero sono una parola l'opposto dell'altra ma dicendo così forse ho reso l'idea di quello che penso del libro. 
Arrivederci e alla prossima recensione. 

sabato 23 aprile 2016

Niente di umano_A.J.Cross

Eccomi qua di sabato a recensire questo libro. Devo dire che, anche se non l'ho scelto io personalmente, mi è piaciuto. Iniziamo a valutarlo. Copertina un bel quattro. Quando l'ho comprato io, era avvolto nel cellophane. Questi poi sono altri dettagli poco utili alla recensione del libro. Come ho detto ad altre persone, questo libro è stato il mio auto regalo. Nel senso che, arrivato il giorno del mio compleanno, ho preso e l'ho comprato. La cosa più buffa, che sapendo il contenuto, ho anche preso la carta da regalo e l'ho avvolto. Ognuno ha le sue manie. Non volevo perdermi il piacere della sorpresa nonostante sapessi cosa ci fosse dentro. Leggendo questo libro, non ho imparato nessun termine nuovo. Quando sono anni che leggi, il termini nuovi sono più difficili da imparare. Sembra al quanto stupida, ma è una tecnica molto famosa in un certo tipo di studi. Prendere un dizionario e un dado. Tiri un dado, e a secondo del numero uscito leggi la parola che ti capita. Cerchi di impararti il significato, e la usi in una frase. Forse mi sto perdendo in dettagli inutili. Torniamo alla recensione del libro. La sintassi come voto quasi quattro. A volte i periodi sono molto lunghi. Diciamo che è un libro che puoi leggere solo a Biassono o in qualche altro posto di campagna.   In questa società irrequieta, non si può leggere piu in santa pace come una volta. Quindi sono costretto a leggere un libro a settimana se mi va bene. A volte ci metto anche quindici giorni. Il tempo di organizzarmi, e sto per cambiare completamente vita. La trama è avvincente e piena di tensione. Non per altro è classificato come thriller. Il finale davvero molto bello. Per chi ha la pazienta di leggere 470 e più pagine lo consiglio vivamente. La mia opinine è ottima se proprio volete saperlo. Onestamente è la prima volta che mi imbatto in questo autore. Quindi non posso dire se ha  scritto altri libri e ha vinto qualche premio letterario. Dopo aver recensito questo, magari vado a vedere su internet cosa dicono dello scrittore. 
Non ho altro da aggiungere. 
Spero che il prossimo libro sia come questo oo addirittura migliore. 
Arrivederci e alla prossima recensione.

domenica 17 aprile 2016

Poirot e i quattro_Agatha Christie

Quando si parla di organizzazioni criminali, io personalmente sono sempre affascinato. 

Sono passati circa 90 anni da questo libro e gia' si parla di complotti al livello mondiale. Per essere precisi, questo libro è stato scritto nel lontano 1927. Non pensavo che un "genio" come la scrittrice in questione, potesse arrivare ad un romanzo del genere. 
Onestamente me lo aspettavo più da un  James Patterson. 
L'inizio del libro è spettacolare. Forse è un po' stupido e banale. Proprio per questo motivo che ho avuto l'intenzione di continuarlo a leggere. Il detective Poirot si trova a casa sua sul divano.... 
Così inizia. Particolare più particolare meno. Questo libro sicuramente merita quattro stelle. Quanto riguarda lo stile, non ho niente da obbiettare. Passiamo alla copertina del libro. Il libro in mio possesso non è questo che vedette, ma uno da collezione che ho a casa. E' fatto con la copertina rigida e ha un segnalibro i stoffa. Se riesco a fotografarlo, magari lo aggiungo qua sotto come immagine in più. Torniamo a recensire il libro. I personaggi presenti nel libro non sono del tutto decritti bene. Ma Hecule Poirot, per chi lo conosce, non ha bisogno di descrizioni. Bisogna solo immaginare una persona con la forma di un chiodo e una testa a forma di uovo. Ovviamente vestito elegantemente stile inglese. 
La cosa che non ho mai capito se lui è belga ovvero proviene dal Belgio, che ci fa in Inghilterra? Forse in quei paesini sulle montagne, non ci sono molti cadaveri come il regno unito. 
La trama come lo si può capire dal testo scritto in viola, parla di organizzazione mafiose. Il nome dell'organizzazione "I Quattro". Per non portarla molto a lungo e per finire questo articolo, vorrei esprimere il mio giudizio. Davvero bello lo consiglio a chi ama leggere. 
Poi chi ama il genere, sicuramente lo finirà al più presto. 
Visto che la recensione è finita, passiamo ai saluti. 
Saluto a Gianni e Alessandra come spesso leggerete e a tutti coloro che mi seguono tramite altri social media. Arrivederci e alla prossima recensione.

sabato 13 febbraio 2016

Quel che rimane_Patricia Cornwell

L'investigatrice Kay, Scarpetta non molla! 

Prima di scrivere questo post, vorrei ringraziare Alessandra il mio editor e amica come promesso. 



Non è stato sicuramente un acquisto programmato! A dicembre 2015, infatti, avevo bisogno di una pausa, e ho deciso di partire per Londra, così, all'improvviso. Una piccola follia che mi ha permesso di arrivare a questo libro infatti, mentre ero in aeroporto, per ingannare il tempo durante il viaggio ho deciso di prendermi un bel libro. Ovviamente, non riuscii nemmeno a guardare la copertina, da tanto ero preso a capire cosa fare e soprattutto dove andare!
La settimana scorsa sono finalmente riuscito ad aprirlo e iniziare a leggerlo però!
L'incipit, che un po' ricordavo e un po' no, secondo me merita molto. Non so chi sia il Ghostwriter, ma credo sia stato proprio bravo.Quanto alla trama, molto curiosa, non c'è che dire.La copertina non ha niente di speciale, rigida, con raffigurato un boccale contenete qualche acido verde.. personalmente non me ne intendo di chimica, però forse questa scelta è stata fatta per raffigurare, metaforicamente, il miscuglio di intrecci che troverete nella trama.I personaggi sono descritto soltanto in modo superficiale, però va bene così. Quanto riguarda la stesura.. semplicemente ottima. Non ci si annoia mai, anzi, si legge volentieri e ha un ritmo molto incalzante.
Quanto al finale.. beh, mi ha deluso un po', ma questa è stata la mia impressione. Certo è che lo consiglio a tutti, nessuno escluso!
Patricia Cornwell ha scritto anche altri libri, fra cui "Cuore depravato". Me o ricordo bene perché lo vedo ogni mattina, mentre vado a lavorare, esposto nella vetrina di una libreria, dove vado spesso.
A pensarci bene, oggi ci sono passato davanti ma non l'ho visto... domani ricontrollo!

Dopo aver scritto la mia opinione sul libro, non mi resta che ringraziare Alessandra. Grazie per la pazienza e il tempo perso a correggere i miei errori di sintassi. Di ortografia, mi sembrano pochi o nulli. 
Arrivederci e alla prossima recensione.