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venerdì 12 novembre 2021

James Patterson_La Fristlady è scomparsa.

 

Questo autore per chi lo conosce sa che è una garanzia. Personalmente l'ho trovato entusiasmante all'inizio e alla fine per me è andato un po' a scemare. Sia con le descrizioni sia con il contesto sia con il finale. Diciamo che se proprio devo dirla tutta non lo consiglierei come primo libro da leggere. Però tutto sommato non è stato male se proprio vogliamo. Diciamo che lascia il tempo che trova. L'ho comprato pensando di entusiasmarmi molto di più ma come ho detto poco fa, non è andata così. Alla fine ci stanno anche altri libri migliori dello stesso autore se proprio vogliamo. Dicono ma sempre da valutare. Un bel voto sufficiente dato con riserva è il mio voto finale. Forse aggiungerei anche un meno davanti. L'autore secondo me nello scrivere poteva impegnarsi qualcosina in più. Diciamo che la stesura di questo libro è come la mia dieta. Parte bene con i buoni propositi e poi strada facendo va a perdersi per la strada. Pazienza nessuno è perfetto se proprio vogliamo dirla. Dobbiamo solo accettare i fatti come stanno. Adesso ritorno a leggere un altro libro che già ho sul mio comodino. Ritorniamo alla buona e vecchia Londra. Non posso aggiungere altro mi sa.

Arrivederci e alla prossima recensione. 

giovedì 20 maggio 2021

Psychokiller_Paolo Roversi

 

Ho appena finito di leggere questo libro. Per me gli do un sufficiente voto pieno. Quanto riguarda il titolo, lascia intendere qualcosa per altro. Io pensavo che era un po' più appassionante ad essere sincero. La copertina è una classica banale niente di speciale. Quanto i personaggi, non li descrive molto bene. Anzi non li descrive per nulla. In altri romanzi sono ben dettagliati. Invece in questo libro in particolare nulla di speciale quanto riguarda le descrizioni Quanto riguarda l'emozioni suscitate dal libro lo consiglio vivamente. Da delle belle emozioni dall'inizio alla fine. La trama è un po classica ma ha anche il suo fascino. Di solito un killer che ammazza tutti e la polizia o un detective che cerca di fermarlo/a fa sempre gola un po' a tutti. Quanto riguarda lo stile di scrittura, posso dire che non mi aspettavo. Invece devo dire che ho imparato nuovi termini e nuovi modi di scrittura che neanche io conoscevo. Grazie a questa lettura posso riciclarli nell'occasione giusta e nel contesto giusto. Quanto riguarda la repiribilità del testo non è molto reperibile. Se si cerca, e si conosce il titolo lo si trova. Altrimenti negli scaffali poco si trova. L'ho trovato per sbaglio sulle bancarelle in un angolino un po' nascosto. Se si fa la giusta pubblicità si potrebbe migliorare. Cercando un po su google o sull'autore ho scoperto che oltre a questo libro ne ha scritti altri che dopo aver letto questo, mi impegnerò di leggere. 

martedì 3 ottobre 2017

Il dono del silenzio Thich Nhat Hanh

Antefatto:
Questo libro che andrò a recensire, risale a metà aprile 2017 settimana prima settimana dopo. In quel periodo non avevo il computer per recensire. Adesso scavando in un hard drive, ho trovato la vecchia recensione. Di solito si dice che un silenzio vale più di mille parole. Verissimo. Mi ricordo che un mio vecchio professore, mi diceva Hey tu, stai zitto così sembri più intelligente, che poi si strunz sono altri dettagli. Questa è la traduzione originale. Omettendo la parolaccia evidenziata, lui voleva dirmi che se non parlo, faccio più bella figura. A quei tempi, non riuscivo ad apprezzare quel suggerimento. Leggendo questo libro ho avuto la conferma che a parte la caduta di stile che spesso aveva, tutto sommato il suo suggerimento è stato saggio. La cosa buffa è che fa il professore d'italiano. Adesso penso che sia andato in pensione. Secondo me, bisogna saper gestire entrambi. Nel senso che, ne bisogna parlare troppo ne non parlare proprio. Diciamo il giusto necessario. Questa è una cosa che anche se sono passati circa sei mesi, mese più mese meno non ho ancora imparato. La strada della vita è lunga ho tempo per imparare. Dopo aver detto come mai mi sono ricordato così tardi di recensirlo passiamo alla vera e propria recensione.
Visto che ho parlato del professore, vorrei anche salutare il mio amico Gianni che stava in classe con me e sicuramente si ricorderà di questa frase fatta dal docente.

Recensione:
Come voto finale, gli assegno tre stelle è più. Insomma niente di speciale. La scrittura è ottima e la sintassi meglio ancora. Non dice niente di nuovo. Spiega semplicemente come mai è importante mantenere il silenzio. Forse mi aspettavo la soluzione di tutti i miei problemi leggendo questo libro. Ecco il motivo della mia delusione. Si legge anche in un giorno. Io l'ho letto in due tre giorni. Il semplice motivo che in quel periodo, ero sequestrato fisicamente e psicologicamente da una persona che mi ha fatto violenza psicologica. Dove ogni cosa che facevo, telefonate comprese le dovevo dichiarare.  Questo è uno dei motivi di come mai nel 2017 non possedevo un computer.
Tralasciando questi piccoli frammenti di vita quotidiana e familiare, posso che lo consiglio vivamente. Adesso che sto applicando anche questo alla mia vita, sta prendendo una piega diversa. Adesso devo solo capire cosa veramente voglio nella mia vita e rispettarla senza avere nessuna pressione psicologica.
Se questa persona, o altre fanno pressione di tipo psichico, corro subito dai carabinieri. Basta violenze e minacce. La libertà è una cosa seria.
Adesso che ci penso, in questa società piena di rumore e di gente che chiacchiera anche solo per dare aria alla bocca, è un po' difficile rispettare il silenzio. Dove la parola "difficile" non è sinonimo di impossibile precisiamo.  Anche io vorrei che certe persone, tenessero la bocca chiusa su cose futili e superflue ma devono parlare. Prima ho parlato di libertà. Come voglio che si la mia libertà si rispetti devo fare in modo che si rispetti anche quella degli altri. Se certe persone, nate prima o intorno al 1960, hanno voglia di parlare, nessuno li obbliga di non farlo. Quando le incontro, evito discussioni superflue e filtro la loro voglia di parlare. Mi sembra la soluzione più saggia e democratica.
Se poi avete altre soluzioni sagge e democratiche diverse dalla mia si accettano consigli.

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mercoledì 27 settembre 2017

Barbara Berhan_Piccolo manuale per persone vulnerabili

Non pensavo di comprarmi il secondo il terzo e perfino il quarto libro di questa autrice. Ha fatto davvero il boom. Questo mi sta aiutando di più rispetto a quello di prima. Ma devo dire che i quattro libri sono necessari per andare avanti in questo mondo poco affidabile. Adesso con il libro precedente con questo e gli altri due ancora da leggere, sempre della stessa autrice, spero di vivere una vitta tranquilla sana ed equilibrata. Anche se è meglio andare da un buon psicologo. Sicuramente è meglio che leggere manuali da autodidatta. Per evitare di andarci, si può leggere e imparare a memoria quello che la dottoressa Barbara Berhan ci consiglia nei suoi libri. Io lo consiglio a tutte le persone che come me, sono sotto pressione psicologica. A volte molte cose, fanno si che, una sopra l'altra, diventano impossibili da gestire. Questo libro serve a farti creare uno scudo protettivo in modo da non avere attacchi a sorpresa dal tuo interiore o da fattori esterni.
Io personalmente l'ho trovato molto utile. 
Sono soldi ben spesi a quanto pare. Ripeto, sono molto scettico nel comprare libri di psicologia. Ma a fuori di sbagliare, ho comprato quelli giusti finalmente.



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domenica 19 febbraio 2017

Usare il cervello per cambiare_ Richard Bandler

Iniziamo questa recensione con il back stage di questo libro. Questo libro, indirettamente mi è stato consigliato indirettamente da Gennaro Romagnoli. Anche se non assiduo, ogni tanto, quando capita, seguo i suoi podcast. Dopo aver fatto questa breve introduzione, posso anche passare alla recensione del libro in questione. Iniziamo a dire che questo libro ha circa una trentina d'anni. Per essere preciso, è stato pubblicato nel 1986. Questo libro, per chi non l'avesse capito, parla di psicologia. giustamente da uno psicologo come Gennaro Romagnoli, che vi potevate aspettare. Rispecchia i caratteri generali, della PNL. L'autore di questo libro, è l'inventore della PNL. Devo dire che questa branca della psicologia, mi sta appassionando. Spero che condividendo questi libri, spero che anche voi vi appassionate come me.Quanto riguarda allo stile grammaticale o meglio alla sintassi, io personalmente l'ho trovato un po' pesante e non del tutto scorrevole. Forse perchè è scritto in piccolo oppure fa troppi esempi.Una chiave di lettura che si può attribuire a questo testo, possiamo definirla al quanto complicata. Bisogna leggerlo senza distrazioni. Insomma per leggere questo libro, a mio avviso, bisogna chiudersi in camera, spegnere il cellulare e chiudere internet. Insomma non è il classico libro che si può leggere anche con qualche persona intorno che stramacchia qualcosa. Una rilettura di questo libro fa sempre bene. E mi prometto di rileggerlo in un parco isolato a Biassono come Costa Alta. Adesso, ho anche altri libri da leggere. Magari più in la in un periodo di feste e tranquillità. 


 

sabato 13 febbraio 2016

Quel che rimane_Patricia Cornwell

L'investigatrice Kay, Scarpetta non molla! 

Prima di scrivere questo post, vorrei ringraziare Alessandra il mio editor e amica come promesso. 



Non è stato sicuramente un acquisto programmato! A dicembre 2015, infatti, avevo bisogno di una pausa, e ho deciso di partire per Londra, così, all'improvviso. Una piccola follia che mi ha permesso di arrivare a questo libro infatti, mentre ero in aeroporto, per ingannare il tempo durante il viaggio ho deciso di prendermi un bel libro. Ovviamente, non riuscii nemmeno a guardare la copertina, da tanto ero preso a capire cosa fare e soprattutto dove andare!
La settimana scorsa sono finalmente riuscito ad aprirlo e iniziare a leggerlo però!
L'incipit, che un po' ricordavo e un po' no, secondo me merita molto. Non so chi sia il Ghostwriter, ma credo sia stato proprio bravo.Quanto alla trama, molto curiosa, non c'è che dire.La copertina non ha niente di speciale, rigida, con raffigurato un boccale contenete qualche acido verde.. personalmente non me ne intendo di chimica, però forse questa scelta è stata fatta per raffigurare, metaforicamente, il miscuglio di intrecci che troverete nella trama.I personaggi sono descritto soltanto in modo superficiale, però va bene così. Quanto riguarda la stesura.. semplicemente ottima. Non ci si annoia mai, anzi, si legge volentieri e ha un ritmo molto incalzante.
Quanto al finale.. beh, mi ha deluso un po', ma questa è stata la mia impressione. Certo è che lo consiglio a tutti, nessuno escluso!
Patricia Cornwell ha scritto anche altri libri, fra cui "Cuore depravato". Me o ricordo bene perché lo vedo ogni mattina, mentre vado a lavorare, esposto nella vetrina di una libreria, dove vado spesso.
A pensarci bene, oggi ci sono passato davanti ma non l'ho visto... domani ricontrollo!

Dopo aver scritto la mia opinione sul libro, non mi resta che ringraziare Alessandra. Grazie per la pazienza e il tempo perso a correggere i miei errori di sintassi. Di ortografia, mi sembrano pochi o nulli. 
Arrivederci e alla prossima recensione.