Troll

Troll
Visualizzazione post con etichetta Due stelle. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Due stelle. Mostra tutti i post

giovedì 4 marzo 2021

Steve Jobs_ Walter Isaacson

 

Ho appena finito di leggere questo libro. Come voto è un scarso insufficiente. Adesso spiego come mai li ho attribuito questo voto. Il titolo è l'unica cosa di valida. La copertina, è molto delicata e si ammacca subito. Quindi si dovrebbe cambiare copertina. Il ritmo della storia è lentissimo e noiossimo. I personaggi sono stati scritti davvero bene visto che si tratta di una biografia. Quanto riguarda l'emozioni che mi trasmette, lasciano il tempo che trovano. Non sono stato molto soddisfatto. La trama è lunga e prolissa. Questo libro se non mi capitava per sbaglio tra le mani in una bancarella in Calabria per sbaglio, non so neanche se lo trovavo. Non sono riuscito a trovarlo nelle librerie che frequento di solito e neanche nelle bancarelle al centro del mio quartiere. 
Per concludere, posso solo affermare che se avete voglia di scoprire com'è l'umo della musica come si fa chiamare, è il libro adatto a voi. Adatto a chi ama la marca come Apple. Invece chi usa android come me è difficile abbituarsi a questo libro. Ma nella vita bisogna essere pronti a tutto nella vita. 
Arrivederci e alla prossima recensione. 

Se hai letto questo articolo saresti interessato a ... 

venerdì 28 giugno 2019

Alessandro Battista - A testa in su

Una settimana fa circa, ho abbandonato questo libro. Ho deciso di farci una recensione lo stesso. Mi è stato consigliato da Gianni Del Colombo - mio migliore amico-. L'ho comprato presso la Feltrinelli che si trova in Via Luca Giordano a Napoli. Per chi conosce il mio modo di scrivere ho deciso di cambiare registro*. Ritornando al libro, l'ho trovato scritto bene. Però l'unica cosa, che, ha fatto in modo che lo dimenticassi nel cassetto, sono i troppi sbalzi temporali. Non so se si tratta di spoiler  oppure no, ma l'autore che non conosco di persona, vuole paragonare la vita italiana con quella che conducono in Guatemala. Un posto confinante con il Messico per chi non si ricordasse geograficamente dove si trova. Secondo me, se prima parlava del suo viaggio e poi  metteva a paragone poteva anche andare bene. Invece tre pagine si svolgono in America Centrale, e altre tre in Italia a Roma. Questo mal di mare, ha fatto si che lo chiudessi senza conoscere la fine. Non dico che è brutto ma, sappiate che dovete reggere questo modo di scrivere. Adesso, appena posso riprendo a leggere Harry Potter sempre il quinto volume. Secondo gli avvenimenti che mi capitano, sia come consiglio di libri, sia in casa, forse non vogliono che finisco di leggere la serie che ho appena citato. Prima o poi ci riuscirò promesso. Tanto li ho comprati tutti i volumi. 
Magari quando vado a prendermi un po' di sole, ovunque io mi trovi, posso portarmi con me un libro in modo da approfittarne per finirlo. 
Dopo aver detto cosa ne penso oggettivamente di questo libro, posso anche salutarvi e augurarvi una buona serata.



*Ho deciso di cambiare registro ed essere più oggettivo possibile, per evitare il diffondersi delle fake news che creano allarmismo inutile. Se caso mai ucirrà una legge dove chi diffonde notizie false, debba pagare una multa o deve andare in galera, avete tutta la mia complicità. Mia mamma, ogni cretinata che legge sul web, anche face news, scatena il panico. E senza sapere se la notizia è vera, la condivide aumentando il panico tra la gente. Da questa esperienza personale, ho deciso di dare il buon esempio e quando pubblico qualcosa sul web cito più fonti oggettive possibili. 

Se hai letto questo articolo sei anche interessato a ... 
 

sabato 8 giugno 2019

Un reegalo da Tiffany_Melissa Hill

Ho appena finito di leggere questo libro. Niente di entusiasmante al massimo. Ho messo da parte Harry Potter il quinto libro per questo. Ho perso solo tempo. La trama è un po' stupida. Niente descrizioni ma solo dialoghi. A 3/4 del libro l'ho abbandonato e depositato nel cassetto. Se proprio devo scegliere le storie romantiche prefescisco quelle di Nicolas Sparkers. Per com'è scritto invece non ho molto da dire. Un po' prolisso ei dialoghi. Proprio questo mi ha fatto venire voglia di abbandonarlo e buttarlo sul comodino. Ho tanti altri libri sul comodino che devono ancora essere letti. Spero che almeno gli altri siano più avvincenti. La trama è semplice. Due uomini vanno a fare shopping da Tiffany. Una la prima persona compra un braccialetto da 40 dollari portafortina in argento la seconda invece compra un diamante da capogiro. In un incontro casuale, si scambiano i pacchetti. La persona che riceve l'anello da capogiro, non si domanda com'è è potuto accadere e fa la proposta alla futura moglie. L'altra persona, che riceve il regalo meno costoso, va da Londra a Dublino a riprendersi quello che è suo. Alla fine (penso) tutto si risolve nei migliori dei modi e vissero tutti felici e contenti. Troppo sdolcinato per i miei gusti. Poi, stando alla mia esperienza, ho un altro concetto della parola "amore". Ma a quanto pare non è ne il luogo nel il posto adatto per parlarne. Non mi resta che chiudere il blog e andare a leggere quello che avevo in sospeso. Ovvero il quinto libro di Harry Potter. Arriederci e alla prossima recensione.

Se ti è piaciuto questa recensione potresti essere interessato a ...  
 

venerdì 25 gennaio 2019

Un amore diabolico_Ann Aguire

Io ieri, trovandomi a casa mia, ho finito di leggere il libro in questione.
Sono qui per recensirlo. L'oggetto in questione, è stato comprato una decina di giorni fa presso delle bancarelle nei pressi di Afragola. Mi ha attirato il titolo, ho svuotato il portafoglio e l'ho comprato. Ovviamente senza ne scontrino ne ricevuta. La guardia di finanza, se ne farà una ragione, pazienza. Ho cominciato il giorno seguente a leggerlo perchè il giorno dell'acquisto ero indaffarato. Ci ho messo poco e niente a finirlo. Secondo la mia opinione che può essere messa in discussione l'ho trovato un po' altalenante. La prima parte è piacievole, al centro un pò noiso, la fase finale ritorna ad essere interessante. Il finale l'ho trovato molto deludente. Mi aspettavo qualcosa di più di quello che è scritto. Diciamo che lascia il tempo che trova. Niente di così eclatante. Poi magari, sotto scriverò alla scrittrice, amante dei fenomeni antropologici la mia esperienza con il suicidio non avvenuto. Per capire perche ho parlato dell'atto di un individuo che si vuole procurare a tutti i costi la morte, devo spiegare la trama. Una ragazza, bullizzata fin dai primi anni di liceo, vuole farla finita buttandosi giù dal ponte. Un ragazzo, di nome Kain la riesce a dissuadere da quella macabra scelta. Lui, fa in modo che tutti i suoi desideri si avverino. In uno di questi desideri della ragazza, c'è quello di voler vedere soffrire i suoi coetanei per quello che le hanno fatto. I suoi desideri, si realizzano. In maniera troppo esagerata di come lei desidera. Ovvero come per una forza oscura, capitano molti omicidi sospetti. Insomma chi la doveva pagare paga. La ragazza che non può credere ai suoi occhi rimane un po' scettica. Nel frattempo, si innamora di Kain. Insomma è un misto tra una storia d'amore, fantasy, e una sottospecie di horror. 
Spero che i prossimi libri della stessa autrice vadino meglio che dire. 
Arrivederci e alla prossima recensione. 

Se hai visto questo articolo, sei interessato anche a... 



 

venerdì 13 aprile 2018

Omicidi alla casa Bianca




Sintesi: 
Questo libro l'ho comprato alla stazione di Napoli. Amore a prima vista. La casa editrice è Harpcollins Italia. Come potete intuire dalla copertina si tratta di un giallo. L'autrice, Marie Force scrive abbastanza bene. Grammatica, sintassi e ortografia, non sta a me giudicare ripeto. La trama è molto semplice per i miei gusti. Muore un senatore degli Stati Uniti e 350 pagine dopo circa si scopre il colpevole. Come voto gli do la suffienza. Storia lunga e rilassante. Ecco il mio verdetto. 




Se ti è piaciuto l'articolo, potresti essere interessato anche a ...

martedì 29 agosto 2017

Lo zen e il tiro con l'arco

Questo libro, mi è stato consigliato come libri per la mente. Ma alla fine, come la maggior parte dei libri è solo a fine speculativo. Dice solo frasi fatte fine a se stessi. Alla fine, mi tocca venderlo fa solo peso sulla libreria. Molti libri fanno parte di questo di questa categorie. Non so chi li scrive ma è davvero un genio. Devo dire, sono stato molto deluso. Un libro che mi ha cambiato è un libro sull'Antica Roma. Quindi niente  di serio. Non lo consiglio a nessuno. Dieci euro buttati. Potevo diventare ricco con tutti i libri che potevo evitare di comprare. Mi sa che è meglio se torno a leggere i libri fini a se stesso. Almeno so che dopo, lo devo solo conservare e non leggere due volte. Quindi torno a leggere "Il ladro di anime" di Jacq.
Sono quattro libri, ne ho letti appena due. Questo è il terzo e poi passerò al quarto. Già comprato anche il quarto.

Arrivederci e alla prossima recensione.

sabato 3 giugno 2017

Pink Floyd_ The wall

Eccomi  qua, dopo tanto tempo a scrivere di nuovo sul mio sito personale. Da febbraio ad oggi ci sono stati tanti cambiamenti nella mia vita che non ho avuto l'impegno di scrivere ne di leggere. Detto questo, ritorno a pubblicare una recensione. Iniziamo a salutare il mio amico Gianni che per motivi lavorativi non lo riesco più a vedere come una volta. Iniziamo a dire che, è una spesa che potevo anche evitare. Si mi piace questo gruppo musicale ma non a tal punto da comprarmi un libro. L'idea del libro era nata per donarlo al mio amico Gianni (09/05) che compie gli anni. Poi  alla fine, mi sono messo a leggerlo e niente mi trovo qua a recensirlo. Adesso che ho fatto un po' di prefazione, posso tornare al libro vero e proprio. Vorrei ricordare a certe persone di cinquant'anni circa che, se siete insoddisfatti della vita, nessuno vi obbliga ad entrare nel mio sito personale e rompere le scatole quando mi incontrate per strada. Detto questo, iniziamo a spiegare oggettivamente perchè per me è stata una spesa inutile. Punto primo, io conoscevo una sola canzone dell'album in questione. Quindi per leggere il libro, ho dovuto ascoltare tutto l'album. Punto due all'interno se mai lo comprerete, troverete degli spartiti musicali riguardanti alle canzoni. Poi, qualche pagina mi ha fatto riflettere sul periodo storico. Negli anni 70/80 un periodo che io non ho ho vissuto, si stava meglio su certi aspetti e su altri no. Poi, come insegna la storia, ogni periodo storico ha i suoi pregi e i suoi difetti. All'epoca che io tornerei anche adesso, non si poteva parlare con i genitori e si dava del "lei". Forse si dovrebbe tornare a tale, periodo storico. Per tanti motivi secondo me. Dovrebbero togliere i social network da mezzo, e ci dovrebbero stare delle chat su argomenti e rimanere puramente anonimi. Noi scriviamo troppi fatti sui social e poi  vogliamo che la gente non commenta o che ci sia privacy. Una volta che condivido questo articolo, non dico niente di personale quindi nessuno può giudicarmi. Quando si parla di famiglia, o di sfoghi, tutti diventano professori. Ecco su coosa ho riflettuto. Poi, il muro che alla fine diventa una prigione interna, e ci marcisci dentro fino alla morte. Questa è la metafora. Fuori al muro. Una volta che esci da questo muro, non sai più come confrontarti con la società che per anni o decenni non hai visto più. Queste sono le mie riflessioni. Grazie a questo libro ho capito che parlare, e' totalmente inutile. Nella vita conta il silenzio e i fatti. 
Detto questo vado a "fare" invece di perdere tempo sul mio sito personale. 
Arrivederci e alla prossima recensione.

mercoledì 6 luglio 2016

La sostanza del male_D'Andrea

Mi hanno detto che questo libro può essere paragonato ad un libro di Giorgio Faletti. Si sbagliava di grosso. E' solo dialoghi e basta. Ci ho provato a continuare a leggerlo ma l'ho dovuto abbandonare. Sono arrivato a metà libro pagina più pagina meno. Non ho potuto fare altro. Non mi ha attirato il suo modo di scrivere. Per mia sfortuna non ho ancora trovato un thriller con i fiocchi come quelli di una volta. Quelli dove ci stavano assassini, killer e mafia. E' solo uno stupido racconto poco convincente. Quindi a mio avviso vale una stella. Praticamente è un romanzo da bruciare. Forse sarà il primo ma a mio parere è davvero uscito male. Andrà meglio la prossima volta. Se caso mai l'autore o qualcuno/a che conosce l'autore, sta leggendo questa recensione, l'unico modo per migliorare in un futuro, sarebbe quella di eliminare i dialoghi. Se proprio eliminarli no, almeno di ridurli del 50%. La sintassi è pure bella a mio avviso. L'unica pecca di questo romanzo, e poca suspance e molti dialoghi.
Mi pare di aver detto tutto quello che ci stava da dire. 
Ne approfitto per augurare a tutti i miei lettori buone vacanze. Anche se nel borsellino ho un libro da leggere e spero di finirlo prima di partire per le vacanze. 
Io forse andrò a visitare Lugano questa estate. Voi dove andate in vacanza?

venerdì 8 aprile 2016

Sipario_Agatha Cristie

Quando una cosa finisce non è mai bello. 

Se per caso riuscite a leggere, troverete che questo libro è l'ultimo di Hercule Poirot. Quando l'inizio di un libro non rispetta i miei gusti, non è mia intenzione continuarlo a leggere. Anche con questo libro, mi sa, è andata così. 
Non voglio rovinare la carriera ad una grande scrittrice precisiamo. Come ho detto prima, ho letto solo poche pagine e ho abbandonato il libro. Io  sempre della stessa autrice, stavo leggendo un altro libro. Magari appena finisco questa recensione comincio a leggere di nuovo il libro che ho abbandonato.
Questo libro, l''ho acquistato a Milano. Da precisare che io sono di Napoli. Mi trovavo all'estremo nord Italia, per motivi personali. Quando mi stresso, invece di mandare a quel paese la gente, prendo e me ne vado io a quel paese. Una volta come scrissi, ho scelto Londra. Questi poi sono dettagli che possiamo anche non discuterne qua. Passiamo ai dati tecnici del libro.
Come voto diciamo che li attribuisco un quasi due.
Da come è iniziato, non mi è affatto piaciuto. La scrittura è ottima. I personaggi che ne parliamo a fare sono ottimi anche loro. Il finale, avendolo abbandonato non posso giudicare quindi lo lasciamo con un punto interrogativo. La copertina non ha niente di speciale. La trama è sempre la stessa. Un detective e un detective e un omicidio. Insomma monotono come la vecchia signora in giallo.
Da come potete capire, non sono stato molto soddisfatto di questo libro.
Questione di giusti personali a quanto pare. Può essere che qualche persona che l'ha letto, può farmi cambiare idea. Magari scrivendo un commento qui sotto.
Arrivederci e alla prossima recensione.
Saluto come sempre, Alessandra la mia amica e editor.




martedì 2 febbraio 2016

Hercule Poirot indaga_ Aghata Cristie

Questa volta era meglio che stava a casa. 
Da precisare che l'autrice mi piace, questo libro in particolare ha un voto medio di due su cinque. Scadente come quello letto in precedenza. Diciamo che in questo periodo non sono molto fortunato con i libri. Il prossimo andrà meglio. Ci tengo subito a precisare che l'ho abbandonato alla seconda storia. (E' diviso in piccole storie). Quanto riguarda la scelta del libro, non ho avuto molto tempo per sceglierlo. Stavo in camera mia e avevo deciso di leggere un classico. Adesso, che la mia camera è diventata peggio dell'aeroporto di Heatrow mi sentivo spaesato come un orso sull'autostrada. Onestamente non so il motivo di questa similitudine ma sono quelle frasi del liceo che ti porti a vita. Come per esempio "fuori come un citofono" oppure apri un ombrello e per non bagnarti dici "su questo non ci piove" Oppure i pomodori sono sempre più rossi. Queste frasi senza senso le usavamo al liceo e ancora oggi le riportiamo nel nostro vocabolario. Tornando a noi e lasciando stare il liceo, (bei tempi), ho preso quello che dal titolo mi ispirava di più. Ho sbagliato anche questa volta mi sa. La vita è fatta di errori. Si va sempre a migliorare. La prossima volta prima di scegliere un libro butto tutti fuori da Heatrow mi chiudo dentro, e scelgo con calma. L'incipit sembrava bello. Nel senso che, non pensavo che fosse una serie di storie ma solo una storia da 180 pagine circa. I personaggi è inutile che commento che come sappiamo sono descritti bene, La scrittura, è ottima e non c'è dubbio. Il finale, non lo so ne lo voglio sapere visto che l'ho abbandonato. La copertina invece è quella rigida compresa di segnalibro. Le stelle le ho messe in base al mio umore mi sa. Ma visto che non ho altri libri da leggere almeno la seconda storia la continuo a leggere giusto per capire come va a finire. Magari se non c'è nessuno in camera mia, ad ora di pranzo, mi prendo un altro libro e ricomincio di nuovo. Comunque la scrittrice Aghatha Cristie, la consiglio vivamente. Magari non questo libro. ma altri. Mi pare di aver detto tutto e non c'è altro da dire. Saluto a chi mi segue e a chi non mi segue ma leggere questo blog in privato. Arrivederci e alla prossima recensione. 

domenica 24 gennaio 2016

Tre camere a Manhattan_George Simenon

Iniziamo il primo articolo di questo blog con una recensione. Prima di aggiungere ulteriori dettagli sul libro, vorrei dire che, sono rimasto un po' deluso. Quando ho comprato questo libro era di mercoledì. Ne sono certo, Di solito in questo giorno della settimana esce il mio fumetto preferito. Anche se il fatto è un po' curioso, all'età che tengo mi piace leggere anche giornalini. Mentre il giornalaio mi prendeva il Topolino come fumetto, mi è caduto l'occhio sul bancone. Tra i vari libri che vendeva in allegato con i giornali, la mia attenzione è stata catturata dal titolo di questo romanzo. Quando ho preso il libro tra le mani, ho letto brevemente la trama. A colpo d'occhio, mi piaceva. Dopo averlo letto, ho cambiato idea. Diciamo che dal voto che li ho attribuito, di certo non è candidato per il premio Nobel. Quando io ci metto tempo, oppure non mi ispirano le prime pagine, significa che, senza offesa, per Stoccolma non passeranno mai. Chi sa se un giorno, magari, anche come spettatore, vedrò quella famosa sala. Questi poi sono dettagli. Ritornando alla recensione del libro, partiamo dalle informazioni base.
L'autore, famoso come ideatore del commissario Maigret, ha scritto anche questo romanzo d'amore. O almeno, così i critici della letteratura lo definiscono.  Il mio voto è due stelle. Significa che, se me lo rubano o lo perdo, non noto la differenza.
La trama è un po' ambigua a mio avviso.
Un commissario, invece di dormire, alle tre di notte, scende in un bar sotto casa. Qui incontra una sua coetanea. Da questo incontro, si snocciola tutta la storia. L'incipit invece mi ha colpito moltissimo. Lo stile, ovvero il modo com'è stato scritto, mi è piaciuto. Proprio questo, mi ha fatto andare avanti fino al 75% del libro. Complimenti al "ghostwriter". Quanto riguarda i personaggi, hanno una descrizione accettabile. Il finale invece non lo so ne sinceramente, voglio saperlo. La copertina come potete immaginare, di carta un po' rinforzata. Niente di speciale se proprio vogliamo dirla tutta.
L'autore, ovvero George Simenon, ha scritto tantissimi altri libri. Uno che voglio citare, è "Maigret e il cliente del sabato".
Mi pare di aver detto tutto. Non mi resta che, augurarvi una buona domenica.
Arrivederci e alla prossima recensione. 



Condividi su Facebook